Quando l’estate iniziava per davvero: giugno negli anni ’90

Certo, l’estate ufficiale arriva il 21 giugno. Ma per chi è cresciuto negli anni ’90, l’estate vera cominciava con l’ultimo giorno di scuola.

Lo zaino lanciato in un angolo. La Smemoranda abbandonata. Le sveglie dimenticate.
Giugno era inizio libertà, zero compiti (almeno fino a fine agosto) e la sensazione di avere il mondo in mano.

📺 Mattinate davanti alla TV: Italia 1 e colazione lenta

Altro che Netflix.
Le mattine iniziavano con una tazza di Nesquik e il volume della TV a 15.
C’era chi guardava:

  • Denver, il dinosauro
  • Sailor Moon
  • Batman – The Animated Series
  • Ecco Pippo!
  • E ovviamente i grandi classici Disney su VHS

Era il nostro “palinsesto d’estate”, senza streaming, ma con più cuore.

🏀 Cortile, bici e niente orari

Il pomeriggio?

  • Via in cortile con il pallone Super Santos
  • Gare in bici “fino alla curva e indietro”
  • Pomeriggi a fare su e giù in ascensore (senza motivo)
  • Le prime “missioni segrete” nel quartiere

La regola era una: “torna per cena”. E bastava.

🧃 Merendine sudate e ghiaccioli storti

Alle 17 scattava il momento più atteso:

  • Fiesta col cioccolato sciolto
  • Tegolino mezza fuso
  • Estathé tiepido, ma sempre perfetto
  • Ghiaccioli scrausi che si spezzavano al primo morso
  • Il Winner Taco per i fortunati

Mangiare sul balcone con le gambe penzoloni = felicità.

💿 Musica di sottofondo e sogni in cuffia

C’era sempre una radio accesa da qualche parte.
RTL, Radio 105, o l’amico con lo stereo che sparava Alexia, Corona, 883, gli Articolo 31 o i Da Blitz.

E poi le cuffie del walkman, con quella compilation registrata in casa, ascoltata in loop fino a consumare il nastro.

🎮 Quando pioveva? Game Boy e carte da gioco

Giugno non era solo sole. Quando pioveva:

  • Sfide a Streets of Rage
  • Tetris in due con il cavo link del Game Boy
  • Le carte UNO, o le figurine Panini scambiate all’infinito
  • Gira la moda o Indovina Chi? per i più creativi

La noia non esisteva. Bastava un gettone della sala giochi (o un dado).

🕶️ E poi, quella sensazione…

Difficile da spiegare.
Era la sensazione di avere davanti un’estate intera.
Nessuna agenda. Solo tempo. Tanto tempo.

E magari, una persona che speravi di rivedere in vacanza.
O una canzone che ti faceva battere il cuore anche senza sapere il perché.

🎤 In conclusione: giugno era libertà. E oggi? Proviamo a riportarla sotto il palco.

Non c’era TikTok. Non c’erano le stories. Ma c’era la nostra storia, fatta di giornate semplici e veri momenti felici.

Se anche tu hai vissuto tutto questo… ci vediamo al prossimo live.

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