💥 Il 21 maggio 1994 il cinema non fu più lo stesso
Nel maggio del 1994, a Cannes, un giovane regista di nome Quentin Tarantino presentava al mondo un film che avrebbe ribaltato ogni regola narrativa: Pulp Fiction.
Solo due giorni dopo, il 23 maggio, vinceva la Palma d’Oro, tra applausi, polemiche e occhiali da sole.
Noi, nel frattempo, eravamo a casa, ignari che di lì a poco saremmo stati travolti da dialoghi assurdi, colonne sonore irresistibili e una valigia luminosa che ancora ci fa discutere.

🕶️ Perché “Pulp Fiction” è così anni ’90?
Perché è caos ordinato. Come le nostre stanze: disordinate, ma con un senso solo nostro.
Perché è cool senza provarci troppo, come chi andava in giro con la maglietta oversize e il Walkman.
E soprattutto perché è:
- Non lineare, come le giornate in cui facevi zapping tra MTV e Italia 1
- Ironico e violento, ma mai banale
- Pieno di personaggi iconici, ognuno con un tratto preciso: Vincent, Jules, Mia, Butch…

🎵 La colonna sonora? Una lezione di stile
“Pulp Fiction” non ha solo scene memorabili. Ha anche una soundtrack da leggenda, che ha fatto scoprire al mondo pezzi dimenticati e ne ha consacrati altri.
Chi può dimenticare:
- “You Never Can Tell” di Chuck Berry (la scena del ballo con Uma e Travolta)
- “Misirlou”, che parte nei titoli e ti prende a schiaffi
- “Girl, You’ll Be a Woman Soon” nella scena con Mia Wallace
💡 Fun fact: nel ’94, la soundtrack di Pulp Fiction entrò in classifica Billboard e ci rimase per settimane. Oggi è ancora tra le più ascoltate su Spotify per i nostalgici.

🗣️ Le frasi che sono diventate tatuaggi mentali
“Say ‘what’ again. I dare you, I double dare you.”
“I’m gonna get medieval on your ass.”
“Royale with cheese.”
Se le conosci, è fatta: sei della generazione giusta.
E se le hai mai citate in una serata tra amici… probabilmente era dopo un Negroni di troppo (o due).

🍟 “Pulp Fiction” è cultura pop, punto.
Dal poster di Mia Wallace nelle camerette, alle t-shirt con Jules e Vincent, fino ai meme.
“Pulp Fiction” è diventato un linguaggio. È passato da “film cult” a pezzo di cultura pop globale.
E noi, cresciuti negli anni ’90, siamo cresciuti anche grazie a lui: con le sue pause, le sue esplosioni, la sua colonna sonora che oggi suoniamo ancora nei nostri live.

🔚 In conclusione: se ti manca “Pulp Fiction”, ti mancano gli anni ’90
Sarà anche passato trentun anni da quel 21 maggio a Cannes, ma “Pulp Fiction” è ancora lì:
- A insegnarci il gusto per la citazione
- A dirci che si può essere trash e profondi allo stesso tempo
- A ricordarci che i ‘90 erano un film: crudo, ironico, pieno di ritmo
🎤 E se anche tu hai mai ballato sulle note di Chuck Berry con lo sguardo perso… be’, ci vediamo sotto il palco.

👕 Bonus nostalgia: indossa il tuo film cult (senza spoilerare troppo)
Se anche tu, dopo aver rivisto certe scene leggendarie, ti sei detto “voglio portare addosso un pezzo di quella magia”, allora abbiamo la T-Shirt giusta per te: la nostra “90’s Cult”.
Un omaggio grafico ai film che ci hanno fatto amare i dialoghi surreali, i balli improvvisati e le valigette misteriose. Colori pop, dettagli stilizzati e l’atmosfera di un cinema che non ha mai smesso di farci battere il cuore.
Scoprila ora nello shop ufficiale di “Voglio Tornare Negli Anni ’90” → Link Prodotto







